L’introduzione sul mercato di questo nuovo prodotto consentirà vantaggi significativi sia dal punto di vista produttivo/ambientale, sia dal punto di vista del posizionamento competitivo dell’azienda.

L’assenza di sostanze chimiche durante la fase di produzione, la riduzione  delle emissioni di gas ad effetto serra, la biodegradabilità e la possibilità di riutilizzo come compost a fine ciclo vita, garantiscono al progetto un importante contenuto innovativo a forte carattere interdisciplinare; la possibilità di aggredire una nuova nicchia di mercato a maggior valore aggiunto e interessata ai temi dell’Ecodesign e l’ampliamento della gamma di prodotti dell’azienda garantiscono, invece, fonti di vantaggio competitivo per l’impresa nel rafforzamento del proprio posizionamento sul mercato.
L’aspetto intersettoriale del progetto è assicurato dall’interesse per l’iniziativa già manifestato da aziende del territorio dotate di sistemi di stoccaggio dei rifiuti, con l’obiettivo di creare una filiera collaterale per il recupero e la valorizzazione, ad alto valore aggiunto, di materiali attualmente destinati in discarica o utilizzati per il 50% per la produzione di energia.
Il progetto si estenderà successivamente ai diversi ambiti dell’architettura e del design per la produzione di nuovi prodotti caratterizzati da biodegradazione attraverso un processo di compostaggio controllato.
Con lo sviluppo delle fasi operative del progetto, LUCKY COMPANY SRL intende sviluppare una linea propria di prodotti ad alto valore aggiunto, che affianchi i prodotti tradizionali delle altre imprese partner, presentandosi sul mercato in forte discontinuità rispetto alla concorrenza.

Il materiare creato nonostante abbia raggiunto il requisito di compostabilità è assolutamente stabile come testato dall’Università di Parma e dall’Università di Reggio Emilia.
Solo in determinate condizioni di temperature, di umidità e in presenza di particolari enzimi che si possono trovare solo nei centri di compostaggio già presenti sul territorio nazionale viene attivato il processo che trasformerà  il serramento (una volta dismesso) in compost. 
L’interazione in sequenza di due processi, il primo chiamato trattamento anaerobico cioè in assenza di ossigeno e il secondo che prevede la trasformazione del prodotto del primo processo in concime ammendante organico biodegradabile.